Le colline di Asolo e il Montello erano già riconosciuti nella seconda metà del Trecento come importante zona enologica: i vini che qui nascevano erano esportati all’estero già a partire dal Quattrocento, riscuotendo nel tempo un successo sempre maggiore.
Un secolo dopo Asolo e il suo paesaggio vedono il trionfo della nobiltà veneziana, che proprio tra questi pendii costruirà ville, barchesse e case di caccia circondate da rigogliosi vigneti. Tra gli aristocratici si diffonde inoltre un nuovo pensiero che pone al centro la ricerca del bello e del buono, che si trasmette anche al mondo viticolo ed enologico popolare.
I colli asolani vengono ammirati dalle più importanti personalità dell’epoca e il vino della zona viene considerato un prodotto ricercato. A Venezia, nella capitale della Repubblica Serenissima, lo si pone a confronto con i prestigiosi vini provenienti dalla Grecia, tassandolo un terzo in più perché considerato migliore rispetto a quello di altre zone.
Oggi l’Asolo Prosecco e i Vini del Montello continuano a godere dello stesso straordinario successo di secoli fa, grazie alle loro caratteristiche che esprimono tutta la bellezza e l’unicità di un territorio straordinario.